ARCHIVIO CATTANEO
Casa dell'Assistenza Fascista per una città di 100.000 abitanti, 1935
Casa dell'Assistenza Fascista per una città di 100.000 abitanti, 1935 E' forse il progetto più significativo di Cattaneo, quello in cui l'architetto - ventitreenne e neolaureato - esprime già in forma compiuta i principi caratteristici del proprio credo architettonico: sviluppo polidimensionale del tema, definizione per funzione dei diversi corpi di fabbrica, razionale organizzazione del connettivo e, soprattutto, un'articolazione complessa e sapiente dei volumi e degli incastri.
Per una valutazione più approfondita di questo progetto si riporta integralmente quanto su di esso scritto da Bruno Zevi e pubblicato su l'Architettura n. 63, gennaio 1961.
"Ai littoriali del 1935 Cattaneo, appena laureato, presenta il progetto di una Casa della Assistenza per una città di 100.000 abitanti. Nel giro di pochi mesi, la sua maturazione è impressionante. Si osservino nella prospettiva riprodotta sopra i delicati e intelligenti passaggi tra i vari corpi rientranti e aggettanti, il comporre per incastri non dottrinali e manualistici ma sinceramente sentiti, l'impianto spaziale dell'auditorium, la nitida narrativa planimetrica ed altimetrica. Cattaneo non passa, come Terragni, attraverso esperienze costruttivistiche e puriste, sembra averle assimilate intellettualmente. E' già in grado di procedere secondo una ricerca personalizzata e qualificatissima. Se si riguardano nelle vecchie riviste, per esempio in "Architettura" del maggio 1935, i vari progetti presentati ai littoriali, si scorgono numerosi semi significativi dei futuri indirizzi professionali. Ma la Casa dell'Assistenza di Cattaneo è l'unico progetto che resiste, che ancor oggi può essere oggetto di curiosità e può stimolare considerazioni non inutili agli effetti di un chiarimento linguistico.
A Cattaneo manca l'ingenuità, l'infantilismo del suo tempo.
Sembra che il destino, decidendo di stroncare la vita di Cesare Cattaneo a trentun'anni, le abbia offerto il compenso di un'eccezionale precocità nel raggiungere un equilibrio.
Siamo nel 1935. Confrontiamo la data con la biografia di Terragni. La celebre "Casa del Fascio" di Como non è ancora completata e, nella sua impostazione prismatica e negli insoluti passaggi tra facciata e fianchi, mostra una padronanza dei mezzi figurativi inferiore a quella attestata nella Casa dell'Assistenza di Cattaneo".
Bibliografia:
C. Cattaneo, Casa dell'assistenza fascista per una città di 100.000 abitanti, in "Quadrante", nn. 27-28, 1935, pp. 38-39.
S. Muratori, Littoriali 1935-XIII [Casa dell'Assistenza Fascista di C. Cattaneo, p. 266], in "Architettura", a. XIV, n. 5, maggio 1935, pp. 257-276.
Casa dell'assistenza fascista per una città di 100.000 abitanti, in "Casabella", a. VIII, n. 91, luglio 1935.
S. Danesi, Cesare Cattaneo. Neoplatonismo nell'architettura razionale del gruppo di Como, in "Lotus", n. 16, settembre 1977, pp. 89-121.
R. Fiocchetto, Cesare Cattaneo 1912-1943. La seconda generazione del razionalismo,Officina Edizioni, Roma 1987.
AA.VV., Cesare Cattaneo architetto. Le prefigurazioni plastiche, catalogo della mostra, New Press, Como 1989.
AA.VV., Cesare Cattaneo. First Monograph,Wiederhall 6/8
A. Muntoni (a cura di), Cesare Cattaneo e i Littoriali della Cultura e dell'Arte 1934 e 1935, Archivio Cattaneo Editore, Cernobbio 2008.
B. Zevi, Cesare Cattaneo 1912-1943, Archivio Cattaneo Editore, Cernobbio 2007.
C. Cattaneo, Scritti di Architettura, vol. I e vol. II, Archivio Cattaneo Editore, Cernobbio 2010.