ARCHIVIO CATTANEO
FRANCO CILIBERTI
AA.VV.
Saggi |2|
Franco Ciliberti non fu un "teosofo", almeno nel senso che non si riconobbe mai in alcuna corrente del Teosofismo ufficiale; "teosofo" tuttavia lo definì Mario Radice in una conferenza milanese degli anni '60 ed è questo il motivo del sottotitolo del presente volume che indaga il pensiero del filosofo comasco, che -come Goethe, da lui definito "generatore sublime"-, coltivò il mito della conoscenza universale (filosofia, storia, religione, arti visive, musica, architettura) e il ritorno al principio primo ("primordiale").
L'opera raccoglie, nell'ordine, gli scritti di Elena Di Raddo e di Luciano Caramel dell'Università Cattolica di Milano, di Stefano Bracalente dell'Università di Macerata, di Saverio Marchignoli dell'Università di Parma, di Maria Antonietta Crippa del Politecnico di Milano, del giornalista e critico culturale Alberto Longatti, della figlia di Ciliberti signora Aurora Ciliberti e del critico Carlo Ferrario. I saggi, che riportano anche valutazioni personali sul controverso personaggio, non sempre in sintonia tra loro, sono significativi dell'anelito di ricerca e di conoscenza che animava Ciliberti e la cultura degli anni Trenta. I Creatori, i Primordiali, gli Ideali, concetti fondamentali della speculazione cilibertiana, offrono l'occasione per un primo approfondimento su questo filosofo, figura certamente rappresentativa del fervore culturale degli anni a cavallo fra le due guerre mondiali, trascinatore capace di determinare la formazione di molti intellettuali ed artisti, e in particolare di architetti e pittori quali Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Manlio Rho, Mario Radice, Osvaldo Licini e altri, senza orientarla, anzi avviandola verso autocritica e consapevolezza.
Prezzo 16 €